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Eggnog

19 Dicembre 2014
The-Busy-Cook     IL RACCONTO
Non scrivo quasi nulla da un bel po’, e la prima ricetta che pubblico è alcoolica e anglossassone: l’eggnog
Evidentemente ho bisogno di tirarmi su.
L’anglosassone ci sta perchè così ci vendichiamo di tutto il saccheggio che gli chef inglesi fanno della cucina italiana.
A parte l’ironia,  nel mio piccolo raccomanderei di  continuare così,  ho la sensazione che la cucina sia l’ultima vera frontiera del made in Italy e loro fanno da ambasciatori, sperando che la rispettino e la riproducano come si deve.
Tornando alla ricetta, l’egg nog é una bevanda conforntante alcolica e tipica del Natale inglese e ancora di piú americano.
Una bevanda giusta per riconfortarsi dal freddo e ideale per aspettare il Natale in allegria. Possiamo dire che é la versione anglossassone del VOV, il liquore di uovo e marsala delle nostre nonne.
La ricetta è antica e come tutte le ricette antiche e ha origini confuse anche nel nome.
Il nome viene da egg, uovo, e nog che in antico inglese indicava un tipo di birra ad alta gradazione alcoolica, o da noggin una piccola scodella di legno per bere generalmente alcolici,  oppure da grog, liquore in slang.
Qualunqua sia l’origine del nome, la bevanda già bell’800 era popolare.
Nel 1820 Pierce Egan, un autore dell’epoca, scrisse un libro intitolato “Life of London: or Days and Nights of Jerry Hawthorne and His Elegant Friend Corinthina Tom”. Per pubblicizzare il suo lavoro il signor Egan ha fatto una variazione al tradizionale egg nog chiamandolo “Tom e Jerry”. Ha aggiunto 1/2 oncia di brandy alla ricetta di base  e così sono rimasti tutti contenti.
Ecco,  i primi Tom e Jerry erano due bon vivant che caricavano di alcool un buon zabaione, tanto che per i più pigri si trova anche al supermercato in pratici brick (la qualità degli alcoolici è dello stile quello che tocca, tocca).
I francesi, fantasiosamente, lo chiamano lait des poule e anche loro fanno riferimento a una bevanda antichissima, che ha sempre avuto i suoi fan, le prende anche Madame Bovary per tirarsi su.
In Italia, come si diceva, si chiama Vov, inventado nel 1845 da Gian Battista Pezziol, un pasticciere padovano che voleva fare uno zabaione liquoroso, il nome è la contrazione di vovi (uova in veneto). Secondo fonti ufficiali,  l’obbiettivo era usare tutti i tuorli che sarebbero andati sprecati nella pasticceria che era specializzata in torroni.
Vov_Pezziol_cartellone_Nizzoli
Il vov era famosissimo, mia nonna lo faceva in casa, e adesso pare che in montagna sia comunque un best seller, c’ e anche un cocktail che si chiama bombardino che sostanzialmente è un Tom & Jerry, VOV+ rhum+panna montata….una bomba veramente.
Una curiosità,  nel famoso Manuale di Nonna Papera degli anni ’60 della Disney/Mondadori dedicato ai bambini c’ è la ricetta del vov, si chiama Cicchetto del Brenno, ed con marsala (della migliore marca suggerisce). Il Manuale avvisa che e un liquore …da grandi, ma la ricetta la dà e ben chiara.  Confermo, che era una epoca dove i bambini non erano trattati come pezzi di cristallo
In Olanda esiste l’advocaat che sostanzialmente è la stessa cosa. Perchè diavolo si chiama così non si sa bene, la leggenda dice che nel Suriname, colonia olandese, si facesse un cocktail con avocados e liquore, in mancanza di uova freche crude. E’ probabile che sia solo una leggenda.
Tortando agli  anglossassoni,  da George Washington, che pare avvesse la sua propria ricetta super alcoolica, in poi, non concepiscono il Natale senza l’eggnog, che scalda i cuori e rende tutti ben predisposti alle feste…chissà perché….
194px-Gerrit_Dou_1646_painting_Girl_Chopping_Onions    LA RICETTA
EGGNOG

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 egg nog pic

Ingredienti per 20 bicchieri:

  • 140 ml di latte intero
  • 6 uova
  • 50 gr di zucchero
  • 1 baccello di vaniglia aperto in due
  • un pizzico di noce moscata e altre spezie (cannella, chiodo di carofano)
  • 200 ml di brandy (o 100 ml di brandy e 100 di rum)
  • 500 gr di panna liquida
Procedimento:
  1. Mettere le uova, lo zucchero, il baccello di vaniglia e metá del latte in una pentola dal fondo spesso.
  2. Cuocere a fuoco molto basso (non debe bollire) mescolando sino a che il composto si addensi e vali il cucchiaio di legno. Ci vorranno circa 20 minuti.
  3. Filtrare il composto e unire il resto del latte tiepido.
  4. Aggiungere il liquore e mescolare.
  5. Unire la panna montata a mezzo punto, ossia quando inizia formare dei picchi e mescolare.
  6. Servire caldo o freddo, in questo ultimo caso unire la panna all’ultimo minuto.
  7. Spolverare con la noce moscata. e volendo servire con altra panna montata.

 

La versione analcolica è semplice, per i bambini si puó evitare di mettere il liquore.

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(c) Paintings Collection; Supplied by The Public Catalogue Foundation   LE NOTE:
Non esiste una vera e propria ricetta codificata, molto dipende da tipo di liquori che si usano, come dice anche Nonna Papera,  cercate di usare liquori di buona qualità.
Questa era la mia ricetta per il pdf natalizio dello scorso anno di Gluten Free Travel & Living.
Quest’anno abbiamo realizzato un vero e proprio libro, tutto dedicato ai bambini, che vi consiglio di scaricare perchè è bellissimo: trovare ricette, racconti, filastrocche e lavoretti da fare con i vostri bambini!
banner oh christmasfree

E questa è la mia partecipazione al 100% Gluten Free Friday:

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1 Comment

  • Reply lagaiaceliaca 20 Dicembre 2014 at 14:43

    l’egg nog!!! quando ho visto la foto su FB ho immaginato subito di cosa si trattasse!
    sai che ho una ricetta di vov che mi ha dato la mia nonna. ti dico solo che quando andai a sciare con i miei amici a 16 anni mia nonna me ne preparò una bottiglia. per riscaldarci diceva. 🙂
    in effetti era buonissimo!!!!

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