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Che cosa è la celiachia?

1 Marzo 2010
spiga sbarrata

 

La celiachia o morbo celiaco e’ una malattia autoimmune caratterizzata da un’infiammazione cronica dell’intestino tenuo o duodeno causata dall’esposione alla gliandina, una proteina presente in alcuni cereali. La gliandina con la gluteina forma il glutine e’ presente in trigo, orzo, segale, farro, centeno, tricale, kamut, e l’avena (quest’ultima solo per una problema di contaminazione con gli altri prodotti in fase di lavorazione).
Al contatto con la gliandina l’enzima transglutaminasi modifica la proteina e il sistema immunitario dell’individuo provocando una reazione contra l’intestino tenuo e causando una infiammazione che causa la corrosione dei villi che ricoprono le pareti intestinali e interferendo cosi’ nell’assorbimento delle sostanze nutritive.
In condizioni normali qualsiasi alimento passa attraverso un processo di digestione che lo diluisce in particelle che possano essere assorbite ;e tale assorbimento avviene nell’intestino tenue. Affinche’ questo avvenga sono necessari i villi, che si potrebbero paragonare a microscopiche radici che pendono all’interno dell’intestino. Il loro ruolo nell’assorbimento e’ simile a quello che realizzano le radici degli alberi e la lunghezza delle stesse e’ essenziale affinche´ esso si si realizzi in maggior o minor grado. Quiando la lunghezza si riduce l’assorbimento viene limitato e la nutrizione e’ compromessa.
Questo e’ cio’ che succede ai celiaci : soffrono di un accorciamento di queste radici e un’intolleranza al glutine.
Il disturbo appare in persone geneticamente predisposte, di tutte le eta’ a partire dall’infanzia. I sintomi includono diarrea cronica, ritardo nella crescita e/sviluppo infanyile, stanchezza, eruzioni cutanee, perdita di peso, cambiamenti ne carattere, vomito, ventre gonfio, anemia. Spesso questi sintomi sono assenti ma restano i problemi di scarsa nutrizione.
Si stima che la celiachia colpisca l’ l% della popolazione, anche se si pensa che sia considerabilmente sottodiagnosticata. Con i nuovi screening e analisi si sta rilevando un numero crescente di pazienti asintomatici.
L’unico trattamento efficace e’ una dieta priva di gluten per tutta la vita che permette di ricostruire i villi intestinali.
La dieta non cura la malattia ma la controlla, si ottiene la completa normalizzazione clinica dei soggetti che ne soffrono e evita possibili complivazioni a breve, medio e lungo termine e la sparizione dei sintomi.
La dieta deve essere costante. E’ dimostrato che piccole quantita’ di glutine possono danneggiare severamente i villi intestinali o provocare altre alterazione anche se in assenza di sintomi
La dieta senza glutine si deve basare fondamentalmente in alimenti naturali e freschi naturalmente senza glutine: latte, carne, pesce, uova, frutta, verdura, legumi e cereali che non contengano glutine: riso, miglio, mais, grano saraceno, combinandoli in maniera variata e equilibrata.
Bisogna eliminare qualsiasi prodotto che abbia ingredienti come grano, orzo, segale, tricale, farro, avena, kamut.
Come regola generale vanno eliminati i prodotti elaborati artigianalmente o quelli che non sono etichettati con il simbolo gluten free.
I celiaci hanno grandi limitazioni nella scelta degli alimenti nella dieta abituali dato l’uso frequente della farina di grano, degll’amido e dello stesso glutine nell’elaborazione dei prodotti di consumo generale. Circa il 70% di prodotti industraile sono da evitare.
E’ inoltre necessario avere precauzioni nella manipolazione degli alimenti con lo scopo di evitare contaminazioni con il glutine.

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