dolci i classici

Profiteroles senza glutine..li facciamo strani, ma anche no

28 Ottobre 2011

Davanti alla sfida proposta da Stefania vincitrice della sfida del mese passato di Menú Turistico sono passata da: un momento di euforia: un dolce !! Un dolce fattibile senza impazzire anche in versione gluten free !! Al…peccato sia ‘na schifezza…
I profiteroles non mi piacciono, ecco là, l’ho detto !! E adesso dovrei farei i profiteroles senza glutine..
E ho giá visto un coro che ha elevato il suo grido di dolore: il profiteroles NO !..
Ma immagino che fosse giá tutto previsto dalla diaboliche ragazze dell’MTCStefania avvisa che lo ha scelto perché gode di pessima reputazione.
Infatti la domanda é : perché non mi piace?
Adoro i bigné, la panna montata non mi fa impazzire, ma insomma é pur sempre un ingrediente godurioso, il cioccolato non ha bisogno di presentazioni.
E allora?
Allora succede che i profiteroles sono un incubo insieme alla cosidetta torta dell nonna e all’affogato al caffé.
Diciamo che la pasticceria non é il punto forte di tantissimi ristoranti e pizzerie italiane, dove su un carrellino refrigeratore si adagiano queste tre fantastiche proposte, in genere prodotte industrialmente.
Iniziamo dalla base, i petit choux, detti anche bigné: sono buoni se sono piccolini, croccantini e non delle palle di canguro afflosciate. Il ripieno dovrebbe essere una soffice creme chantily (detta anche panna montata) e diventava una specie di burro zuccherato. La colata di cioccolato dovrebbe essere una lucente ganache che sprigiona l’aroma del cacao e contrasta con la dolcezza della panna, ecco quella diventa una cosa di un color beige semimorbido.
Questo, floscio, burroso e foderato di una crema al “non so che”, é il profitetoles che io ricordo.
E mi chiedo perché questo dolce sia entrato nel menú dei ristoranti.
Chissá. ‘Sto nome francese, nell’Italia pre e poi industriale in pieno lancio economico magari faceva figo: trattoria da peppuzzo, c’ha pure il profiterolleee..

Torniamo alla sfida: come sempre la voglia di farlo “strano” era tanta, ripieno di mousse di dulce de leche, di crema di maracuya, ricoperto di cioccolato bianco, insomma tante idee.
Poi mi sono resa conto che la forma piú “originale” per farlo, almeno per me, era capire come fosse se fatto con tutti i crismi, con gli ingredienti giusti e la freschezza necessaria.
E adesso posso dirlo…….il profiteroles é buonissimo…..
( e giá mi immagino le tre sciagurate dell’ MTC, Ale, Dani e Stefania, che adesso se la stanno ridendo dicendo: come volevasi dimostrare…..)

Ingredienti
Per i bigné andate qui
Per il ripieno di crema chantilly: 80 ml di panna e 30 gr di zucchero a velo (*)
Per la glassa: ho usato quella di Stefania: 80 gr di cioccolato amaro al 55% (quello ho trovato senza glutine) e 70 gr di panna

Preparare i bigné secondo quando scritto qui.
Montare con le fruste la panna (se elettriche, il braccio ringrazia), quando inizia ad addensare aggiungere lo zucchero e continuare fino a che sia bella spumosa. Occhio che in un attimo diventa burro.
Preparare la ganache: portare a bollore la panna e sciogliervi il cioccolato. Sbattere con una frusta la ganache e montarla leggermente.

Adesso viene la parte piú difficile: con un sac a poche con il beccuccio lungo e stretto forare il bigné, secondo me meglio dall’alto che poi si compre con la glassa e riempirlo con la creme chantilly.

profiteroles senza glutine

Come dice Stefania, se questa operazione vi risulta complicata, semidecapitate il bigné e farcitelo con un cucchiaino,
Adesso arriva la parte goduriosa: immergete i bigné farciti nella glassa e poi tirateli fuori con una forchetta, e adagiateli su un piatto di portata….

profiteroles senza glutine

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